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martedì 5 aprile 2011

ANTONELLO E L'ESORCISTA PER BIMBI NOTTAMBULI



Siore e siori, oggi vi presentiamo un altro dei papà che fanno parte del nostro staff. Ecco cosa ci racconta di lui: “Ok dunque vediamo l’importante è rompere il ghiaccio, come disse quell’agricoltore siberiano.... Ciao! Mi chiamo Antonello Francavilla, ho ormai 42 anni e da grande spero di farne 43, ma guardandomi capireste che ho un’età apparente che va dai 14 ai 55 anni. Sono papà di un ragazzone di ormai 15 anni nato da un precedente matrimonio, e ultimamente di un pargolo di quasi 7 mesi, l’urlatore del condominio: un incrocio tra Godzilla e uno pterodattilo che per gli amici porta il nome di Alex. Lavoro nel campo dell’informatica e come hobby canto nei locali e ho alle spalle un passato da imitatore-cabarettista. Forse è questa la causa delle mie crisi d’identità…..

Come papà di Alex posso dirvi che all’età di 42 anni sono consapevole della mia maturità acquisita, o almeno credo, forse più stanchevole ma comunque consapevole. Quindi ora prendo le cose con più razionalità e calma. Per esempio, da sei mesi ho assunto un esorcista per bimbi nottambuli… Riesco a cambiare un pannolino senza per forza tapparmi il naso o vomitare, so inventare giochi assurdi e rumori mai visti né sentiti prima, neanche lontanamente mai pensati neanche da un genio degli effetti speciali del calibro di Spielberg…

Non vedo l’ora la sera di rientrare dal lavoro per abbracciarlo e nessuno me ne voglia se non aspetto che si svegli per prenderlo. Non ce la faccio. E se non mi si incazza lui che dormiva, non accetto che lo faccia nessuno. Lui mi ricambia con un sorrisone, è quello ciò che più desidero. Alex è un bimbo solare con tutti ma con crisi a tratti da incubo, vuole attenzioni 24h su 24h . Avesse almeno il self service, saremmo felici.

Di altro potrei per ora solo aggiungere una foto di noi due farabutti e sfido chiunque a dire che non mi somiglia. In seguito ci sentiremo spesso sul blog. Nel frattempo, sappiate che già vi stimo tutti. E che ve lo dico a fa’….”

E adesso qualche domanda al papà di Godzilla:

1) A quanto ho capito Alex non è esattamente la creaturina più pacifica del Pianeta. Suppongo non dorma granché, di notte. Come affronti questo problema, esorcista per bambini nottambuli a prescindere?

Beh…Più che affrontarlo io, lo affronta la mia compagna. Io mi limito a brevettare tappi per le orecchie. Seriamente: non riesco a far molto perché lui cerca il latte in continuazione e se non arriva fa’: “Muuuuu!”. Lei con moooolta calma lo allatta; io al massimo le faccio compagnia con un occhio chiuso e l’altro aperto. A volte mi alzo per cambiargli il pannolino, visto che di dormire non se ne parla, e al mattino faccio gli straordinari al lavoro arrivando un’ora prima. E tutti in coro: “A volte ritornano!”

2) Veramente riesci a cambiare un pannolino senza vomitare, oppure questa dichiarazione è una subdola strategia per accaparrarti le simpatie dei lettori?

No, no, davvero: niente più conati, niente più tapparsi il naso. Ormai il naso è tutt’uno con l’odore pannolitico, però magari respiro con la bocca. Mi fa impazzire quando si libera del costrittore e comincia a zampettare modello tarantolato. Pronti, viiiiia! Si parte! Mano sotto al pancino, sotto il lavandino, acqua e sapone e il gioco è fatto. Salvo sporadiche pipì a fontanella fuori dal selciato, ovviamente.

3) Qual è il rapporto fra il tuo ragazzone quindicenne e il cucciolo di Godzilla?

Purtroppo questa è la nota dolente: il ragazzone vive con sua mamma a 60 km da me, non ha mai voluto vedere l’esorciccio, vuoi l’età vuoi la rabbia, vuoi il rancore. Ad oggi io non insisto, ma so che muore dalla curiosità; lo noto nelle parole, negli sguardi. Gli do tempo, tutto quello che vuole, per capire. Mi spiace che si stia perdendo forse il meglio della crescita di suo fratello, però lo lascio riflettere e rispetto il suo pensare. Nel frattempo non gli tolgo spazio e trovo il modo di starci assieme il più possibile.

4) Raccontaci un paio di aneddoti sui tuoi figli che ti hanno commosso fino alle lacrime.

Sicuramente la nascita del mio primo figlio. Non ho assistito al parto e quando è nato l’ostetrica me lo ha piazzato in braccio e lo ha spacciato per una femminuccia. Non ho voluto sapere il sesso fino alla nascita, ma sapevo che era maschio (orgoglio di papà). Però quando ho avuto la conferma sono scoppiato a piangere di gioia e sono contento di averlo fatto. Con Alex invece mi sono commosso la settimana scorsa quando, per la prima volta, tornando dal lavoro mi ha abbracciato e ha appoggiato la bocca sulla guancia. Non so se lo ha fatto per istinto, ma per me era un bacio...

5) E per chiudere in bellezza, prendi un respiro profondo, concentrati e facci un rumore che farebbe impallidire persino Spielberg. Dal padre di un semi pterodattilo ci aspettiamo questo ed altro.

Devo? Ma siete sicuri? Così rischio un’intervista doppia alle iene con Alex J… Facciamo che per questa volta vi risparmio…

4 commenti:

  1. grandioso... ma dove li scovate tutti questi papà doc ???

    francesca

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  2. anche il mio naso oramai si è assuefatto ...
    l' unico problema è quando prendo in mano una salvietta, non so perchè ma mi viene sempre in testa l' odore della fantastica pupu del mio piccolo enfant terrible !!!

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  3. anche io quando è nato flavio pensavo fosse maschio, ma fino all' ultimo non ho voluto saperlo. poi quando è nato, sembrava una femmina... ma era lui maschietto !!! e io la prima cosa che ho controllato è il pisellino, le 5 dita dei piedi e delle manine...
    che bello diventare papà ...

    matteo

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